L’iPhone 5C in mano all’FBI verrà sbloccato da Cellebrite ma non da Apple

L’iPhone 5C in mano all’FBI verrà sbloccato da Cellebrite ma non da Apple

Il tanto discusso iPhone 5C, appartenuto al responsabile della strage di San Bernardino e che Apple si è rifiutata di sbloccare, sembra che sia arrivato in mano alla società israeliana Cellebrite, che attualmente collabora con l’FBI per sbloccare il telefono ed accedere ai dati al suo interno.

Il telefono dovrebbe essere sbloccato nei giorni seguenti e per il 5 aprile l’FBI dovrebbe consegnare una relazione al Dipartimento di Giustizia in merito ai risultati ottenuti.
Per ottenere questi dati l’FBI si è rivolta alla Cellebrite, con la quale ha già collaborato in precedenza, avendo stipulato un contratto di collaborazione investigativa già dal 2013.

Ciò che non è noto è il metodo attraverso il quale la società israeliana tenterà lo sblocco. Negli ultimi giorni sono emerse davvero tante voci riguardo il sistema e c’è chi ha perfino ipotizzato che potesse essere chiamato Edward Snowden, che andrebbe a dissaldare la memoria flash e resettare i contatori ricopiando i dati al suo interno. Un processo che è spesso utilizzato sul mercato in casi analoghi, per riuscire a recuperare dati su un telefono bloccato o danneggiato.

Per ora non ci sono altre informazioni e per questo non ci resta altro che attendere il prossimo 5 aprile, giorno in cui il Dipartimento di Giustizia americana si pronuncerà in merito ai dati ottenuti e al successo dell’operazione.