Entro il 2030 i robot sostituiranno 800 milioni di lavoratori

Entro il 2030 i robot sostituiranno 800 milioni di lavoratori

Secondo uno studio condotto dalla società McKinsey & Co. è risultato che, se si continua su questa strada, entro il 2030 l’impiego di robot nei processi produttivi (quindi all’interno delle fabbriche) e nell’automazioni in generale, andranno a togliere ben 800 milioni di posti di lavoro alle persone in tutto il mondo.

Lo studio ha riguardato 46 Paesi ed analizzato ben 800 diverse tipologie di lavori, ed è emerso un dato alquanto preoccupante che potrebbe seriamente rivoluzionare la società ed il livello economico medio di tutto il mondo. Lo sviluppo e la progressione della robotizzazione danneggerebbe tanti tipi di settori e mansioni differenti, dagli operatori di macchinari, agli inserzionisti nei fast food fino a coloro che svolgono le mansioni più semplici di back office nei bar o ristoranti.

Dobbiamo sperare che lo scenario sviluppato dalla McKinsey & Co. non si realizzi mai, altrimenti ci sarebbe un’impoverimento generale di milioni di persone che potrebbe portare, in alcuni Paesi, anche a rivolte, proteste di massa o addirittura e vere e proprie rivoluzioni contro i robot e le grandi industrie che gli utilizzano e che gli sviluppano.
Per ora l’unica alternativa fattibile, per evitare la perdita di tutti questi posti di lavoro, sarebbe quella di ripiegare su lavori più “manovali”, che oggi sono più “snobbati” o dimenticati, come per esempio l’agricoltura, l’assistenza sanitaria agli anziani, il giardinaggio, la coltivazione di frutta e verdura e altri lavori di questo genere.
Della mansioni che fortunatamente ancora i robot non possono svolgere come gli umani e che potrebbero essere una valida soluzione ed alternativa allo scenario ipotizzato dalla McKinsey & Co.

Voi che ne pensate al riguardo?