Si torna a parlare di uno di quei dispositivi che sembrava quasi essere una leggenda metropolitana, l’HTC Exodus 1s. Il secondo smartphone blockchain che sembra in grado di supportare interamente i nodi Bitcoin, avendo la “compatibilità” a Bitcoin Full Node, principale punto di forza che differenzia questo smartphone dai tanti altri dispositivi presenti oggi in commercio e rispetto al primo modello di Exodus.
Infatti tutta la cronologia blockchain viene conservata sulla scheda SD dello smartphone, senza quindi dover ricorrere a wallet software esterni.

Una cosa che si dovrà testare su questo smartphone sarà l’autonomia, perchè avendo questa totale compatibilità con la Blockchain, avrà un importante lavoro di calcolo e quindi di conseguenza ci sarà un calo della batteria più elevato.
Motivo per il quale HTC consiglia di svolgere tali funzioni via WiFi e con lo smartphone in carica
Il full node, garantisce il produttore, arriverà presto anche sul modello originale Exodus 1. Il deposito privato per la gestione del proprio portafoglio e per effettuare transazioni è ovviamente Zion Vault, basato su Trusted Execution Environment (TEE) per la protezione dei dati sensibili.
Purtroppo il punto dolente di questo Exodus 1s è che sarà dotato di Android Oreo 8.1, abbastanza vecchio come versione nel 2019 e non sappiamo al momento se riuscirà ad essere aggiornato in breve tempo.

Queste sono le caratteristiche tecniche complete dell’HTC Exodus 1s:
- display da 5,7″ HD+ in formato 18:9
- Qualcomm Snapdragon 435
- 4GB di RAM
- 64GB di memoria interna
- connettività 4G LTE Cat. 6 (DL: 300Mbps, UL: 50Mbps), microUSB, jack da 3,5mm
- sensore delle impronte digitali sul retro
- fotocamera anteriore da 13MP con flash LED
- fotocamera posteriore da 13MP con PDAF
- batteria da 3.000mAh
- Android 8.1 Oreo
Uno smartphone che è disponibile in Europa, sul sito ufficiale, ad un prezzo di 219 euro, pagabili esclusivamente in criptomoneta.
Sarà interessante vedere la risposta del mercato ad un dispositivo di questo tipo, specialmente in un periodo dove si parla sempre più spesso di blockchain e dove sta prendendo sempre più piede in diverse applicazioni.
Sarà forse il passo giusto che riuscirà a risollevare l’azienda taiwanese dalla grave crisi economico-finanziaria che l’ha fatta scivolare, in questi ultimi anni, ai margini del mercato mobile?