Presentato a marzo 2014, il Motorola Moto 360 è arrivato in Europa a novembre scorso mentre in Italia, come la maggior parte delle cose, è stato commercializzato proprio in questi giorni, al prezzo di 249€.
Si tratta del primo smartwatch di forma circolare con a bordo Android Wear, dotato di un design molto elegante e minimale grazie al quale è riuscito a conquistare il primo posto come dispositivo più venduto tra gli smartwatch con il sistema operativo di Google.
Il nostro modello è stato acquistato a dicembre scorso su Amazon.de ad un prezzo di 249€ dato che in Italia ancora non era disponibile e devo dire che dopo due mesi di test sono abbastanza soddisfatto di questo smartwatch anche se non al 100%, per alcuni piccole “pecche” che sia Motorola che Google dovrebbero cominciare a curare.
Il primo punto distintivo di questo device è indubbiamente il design, molto elegante e minimale dotato di una cassa in metallo disponibile in tre colorazioni, nero, acciaio satinato e oro, con due diversi cinturino, sia in pelle che in acciaio, abbinabile alle diverse colorazioni e in due grandezze differenti, da 22mm e 18mm pensato più che altro per un pubblico femminile.
Parlando di grandezze dobbiamo dire che la cassa del Moto 360 non è tra le più piccole (46mm di diametro) ma riesce ad essere molto comodo e ben visibile in qualsiasi situazione, anche nella lettura dei messaggi o delle notifiche, offre lo spazio necessario per interagire con le varie applicazioni.
Se da una parte il Moto 360 ha un design senza paragoni, dall’altra ha purtroppo un sistema operativo come Android Wear che ad oggi ancora non è del tutto maturo e che presenta diverse lagune e limiti nell’utilizzo quotidiano. Primo fra tutti l’impossibilità di richiamare applicazioni come Rubrica, messaggi e mail, che possono essere molto utili per andare a rivedere le ultime chiamate perse, trovare manualmente un contatto (dato che il sistema Google Now è un altro punto che deve essere perfezionato), andare a rileggere un sms o un’email che è arrivata precedentemente ma che non abbiamo più tra le ultime notifiche, o semplicemente rivedere gli ultimi appuntamenti sul calendario; tutte cose che nell’uso quotidiano diventano molto utili e si tendono a cercare in uno smartwatch del genere, ma che purtroppo ancora Android Wear non permette di fare; perchè alla fine si tratta di un sistema operativo che si limita ad notificare e poter gestire tali notifiche, solamente nel momento in cui arrivano, senza dare la possibilità di rivederle o inoltrale in un secondo momento.
Inoltre c’è anche da dire che tutte queste notifiche, che vengono visualizzate in ordine cronologico nelle piccole schede che possiamo richiamare con uno slide verso l’alto, non possono essere visualizzate tutte insieme suddivise per programmi, una visualizzazione che potrebbe offrire una gestione delle informazioni più chiara e veloce, senza dover obbligatoriamente scorrere tutte le schede dal basso verso l’alto, decidere se eliminarle o mantenerle e alla fine arrivare alla notifica che stavamo cercando.
Diciamo che è un sistema che in linee generali offre delle buone funzionalità e caratteristiche, ma che dovrebbe essere migliorato e semplificato, cominciando proprio dal punto centrale del sistema, Google Now, che attualmente obbliga l’utente a dover pronunciare tutti i comandi esattamente come vengono mostrati nell’esempio e subito a seguire, anche quello che deve essere scritto nel messaggio, o nell’email oppure in una nota sul calendario. In pratica il sistema non permette di fare una minima pausa mentre si sta dettando, altrimenti non riesce a comprendere quello che abbiamo dettato ed in questo caso può far riniziare tutto da capo, oppure impartire un comando del tutto sbagliato. Un sistema che risulta svantaggiato anche dal fatto che Android Wear non preveda un’assistente vocale, una voce che possa confermare quello che si sta facendo, senza dover obbligatoriamente vedere il display ogni volta che si impartisce un comando vocale. Una funzionalità che sicuramente faciliterebbe e velocizzerebbe tutto questo processo e soprattutto tenderebbe a far distrarre molto di meno l’utente che utilizza lo smartwatch.
Passando al reparto batteria, dobbiamo dire che il Moto 360 non ha più i grandi problemi che aveva inizialmente con le vecchie versione del firmware, infatti abbiamo notato che in molti si sono lamentati dell’autonomia di questo smartwatch, ma dobbiamo dire che a noi non ha dato molti problemi e ci ha permesso di arrivare tranquillamente a sera con un buon 20/30% di batteria con un uso abbastanza intenso. Chiaramente l’autonomia può variare sensibilmente se si imposta la luminosità del display al livello massimo oppure in automatico, dove il sensore anteriore del Moto 360 tende a far lavorare tanto il display con un continuo cambio di luminosità dello schermo, così da ridurre drasticamente l’autonomia dello smartwatch.
L’interfaccia rotonda è comunque molto carina anche se, a seconda dell’applicazione, avremo opzioni e controlli diversi sia per tipologia che per posizionamento rendendo l’interazione spesso completamente casuale e senza una logica comune. Speriamo che da questo punto di vista Google possa intervenire presto. Il taglio in basso è inizialmente un po’ fastidioso ma ci si abitua e la “convivenza” non sarà un problema.
Motorola ha comunque lavorato bene integrando ricarica wireless, sensore del battito, due microfoni e sensore di luminosità in un prodotto cosi piccolo. Tra i Wear al momento disponibili è sicuramente il più completo ma tra la presentazione e la commercializzazione sono passati veramente troppi mesi e nonostante gli sforzi il risultato non è come da aspettative.
CONCLUSIONI
Se il prezzo richiesto per il Moto 360 è in linea con gli attuali concorrenti, non risulta eccessivamente alto ed è attulamente il più elegante smartwatch sul mercato, ad oggi dobbiamo dire che un dispositivo Android Wear è più uno sfizio e un plus per gli amanti della tecnologia che un vero e proprio accessorio utili e significativo nell’esperienza quotidiana. Indubbiamente le notifiche da polso sono molto comode, e questo il Moto 360 lo fa molto bene, ma purtroppo Android Wear ha ancora qualche mancanza e qualche lacuna che nell’uso quotidiano fa davvero la differenza.
A seguire la nostra video recensione: