Martedì scorso, la più grande transazione in Bitcoin mai effettuata è stata caricata su un blockchain, il registro pubblico di ogni movimento di questa cryptocurrency. La transazione pesava 999 kilobyte e occupava un intero pacchetto di dati di scambio, anche conosciuto come “blocco,” e quando è partita un utente nella chat degli sviluppatori Bitcoin ha scritto, “RIP Bitcoin.”
Sappiamo chi l’ha eseguita: una grande miniera di Bitcoin cinese—un gruppo di minatori di Bitcoin che hanno accumulato risorse per ottenere blocchi più velocemente e quindi sbloccare ricompense—conosciuta come F2Pool. Sappiamo anche perché. Qualcuno, forse molte persone, hanno effettuato migliaia di piccole transazioni di Bitcoin nel network, chiamate “dust” (polvere), in un tipo di attacco pensato per intasare il meccanismo e, in qualche maniera, rompere temporaneamente l’intero sistema.
Anche se F2Pool era stata inizialmente sospettata di aver lanciato l’attacco, è poi divenuto chiaro che i membri del circolo avessero cominciato a lavorare su un grande blocco per raccogliere tutto il “dust” rimasto e pulire il sistema dallo spam.
Ciò che non sappiamo è chi abbia cominciato con lo spam, o perché. L’attacco è ancora in corso, e al momento si stanno diffondendo decine di migliaia di transazioni di Bitcoin, che aspettano solo di essere caricate sul blockchain mentre i minatori tentano di stare dietro alla valanga di “transazioni spazzatura.”
La colpa potrebbe essere di qualcuno che stava tentando di gettare fango o danneggiare le grandi miniere cinesi di Bitcoin? Forse sono semplicemente gli operatori di sicurezza Bitcoin che stavano tentando di testare il sistema? Uno sviluppatore Bitcoin solitario che stava tentando di provare una sua teoria? Queste sono solo alcune delle teorie di cospirazione su chi potrebbe esserci dietro all’attacco.