In questi giorni si respira aria di grandi cambiamenti a Mountain View, l’inizio di una vera e propria ristrutturazione dell’intera azienda, con il lancio della nuova holding ‘Alphabet’ che in ingloberà Google e tutte le altre compagnie controllate.
L’altra grande novità è che ci sarà un passaggio di ruoli, dato che Larry Page diventerà il CEO di Alphabet, Sergey Brin sarà il nuovo presidente e Sundar Pichai diventerà niente meno che il nuovo CEO di Google.
Come Sergey ed io scrivemmo nella lettera di fondazione 11 anni fa, Google non è una compagnia convenzionale. Noi non abbiamo l’intenzione di farla diventare tale.
Questo è stato il modo in cui Larry Page ha esordito nel blog ufficiale di Google nella giornata di ieri. Un grande cambiamento che interessa anche il passaggio della borsa, dato che la Alphabet Inc. sostituirà la Google Inc. come società quotata, convertendo tutte le azioni con i medesimi diritti per chi li possiede, così che il Nasdaq avrà una lista di azioni di GOOGL e GOOG.
L’obiettivo è quello di dare maggior spazio di manovra a tutti gli attuali comparti Google come Maps, YouTube, Chrome e Android, ognuno dei quali vanta milioni, se non miliardi di utenti attivi. Google sarà così più più facile da gestire e sicuramente più “snella”, Page infatti ha fatto l’esempio di Life Sciences e Calico, due progetti ambiziosi del campo medico/sanitario che potranno adesso correre su binari più indipendenti.
Un passo quasi obbligatorio per Google avendo raggiunto un simile livello di differenziazione in questi ultimi anni; infatti si pensi solamente a Google Auto LLC, che ad oggi è la più importante azienda per lo sviluppo di veicoli senza conducente, risulta decisamente differente e lontana dal motore di ricerca di Google.
Crediamo da tempo che le compagnie tendono a mettersi a proprio agio facendo la stessa cosa, facendo solo cambiamenti graduali – ha detto Page nel suo post – Ma l’industria della tecnologia, dove idee rivoluzionarie guidano la crescita delle prossime grandi aree d’interesse, ha necessità di sentirsi a disagio per rimanere rilevanti.
Con Alphabet ogni “compagnia” avrà un suo diretto CEO, con Larry Page e Sergey Brin, incaricati di controllarli e supportarli. Particolare enfasi è stata riservata per Sundar Pichai, Page si è detto fortunato di avere un simile elemento all’interno dello staff, non a caso hanno destinato a lui proprio il controllo della più importante Google.
All’interno di Google rimarranno comunque i servizi classici che sono ormai presenti da anni, come Android, Search, YouTube, Apps, Maps e Ads (vendite pubblicitarie), ma verranno create delle società apposite per: Calico (impegnata nel combattere l’invecchiamento), Google Ventures (investimenti su nuove compagnie e startup), Nest (prodotti per le smart home), Google X(nuovi, ambiziosissimi progetti), Fiber (provider di connessioni velocissime) e Google Capital (investimenti di lungo termine).
A capo di Nest andrà Tony Fadell, Sidewalk Labs sara seguito invece da Dan Doctoroff, Calico da Arthur Levinson. Rimarrà in carica Susan Wojcicki, attuale CEO di YouTube che farà adesso rapporto diretto a Pichai.
Un cambiamento rivoluzionario all’interno dell’azienda, che ora sarà interessante vedere quali benefici porterà all’intera struttura e come si continuerà ad evolvere nel tempo.