Una delle sorprese della WWDC è l’Apple File System (APFS), l’ evoluzione di HFS per iOS, OS X, tvOS e watchOS. Alcune funzionalità ricordano ZFS, il filesystem che qualche anno addietro Apple aveva deciso di adottare.
Tra le novità della WWDC, un nuovo filesystem (il sistema per la gestione dei file) denominato Apple File System (APFS). Si trattare in pratica dell’evoluzione dell’HFS+ (filesystem che ormai ha 30 anni) con novità quali la cifratura di serie, ottimizzazioni per le unità flash ed SSD, meccanismi di protezione contro la perdita dei dati, il supporto alla tecnologia TRIM e altro ancora.
Il completamento è previsto per il 2017 ed Apple ne parla come di un filesystem moderno per iOS, OS X, tvOS e watchOS. Torneremo con nuovi dettagli non appena ne sapremo di più. Nel frattempo in questa pagina per gli sviluppatori Apple parla di supporto a “forti tecnologie di cifratura”, supporto copy-on-write dei metadati, space sharing, cloning di file e cartelle, supporto snapshot, sizing delle directory, primitive di salvataggio sicuro automatico, migliorie fondamentali nella gestione complessiva del filesystem.
La funzionalità denominata “Space Sharing” dovrebbe consentire a file system multipli di condividere gli stessi blocchi di storage; sarà possibile ridimensionare un volume senza ripartizionarlo e sfruttare le funzionalità di cloning copiando i contenuti su un diverso dispositivo tenendo conto delle sole modifiche effettivamente apportate.
L’APFS potrà essere utilizzato sui tradizionali dischi rigidi. Apple avvisa che al momento non funziona in abbinamento a drive Fusiin o con i dischi di avvio; è probabile che il sistema non sia ancora compatibile con Time Machine e la tecnologia FileVault; il sistema è case sensitive (fa differenza tra nomi di file in maiuscolo e minuscolo).
Alcune funzioni (es. snapshot) sembrano ricordare ZFS, filesystem che la Mela aveva deciso di adottare qualche anno addietro. Apple sembrava aver scelto ZFS (almeno per la versione server del sistema operativo) ma poi il tutto saltò – sembra – per il mancato raggiungimento di accordi con Oracle, detentrice delle proprietà intellettuali sulla tecnologia in questione. Su OS X il progetto è anni dopo arrivato grazie a terze parti e in particolare per merito di Don Brady, ingegnere di Apple che ha sviluppato un’implementazione della tecnologia venduta poi alla società GreenBytes. Non c’è mai stata invece, un’implementazione ufficiale (integrata nel sistema) da parte della casa della Mela.
La Developer Preview dell’Apple File System è integrata nella beta di OS X 10.12; il formato per la gestione di dischi e volumi APFS potrebbe cambiare; non è al momento prevista una implementazione open source; Apple pubblicherà la documentazione dettagliata quando il sistema sarà rilasciato un versione definitiva nel 2017.