Data le grandi difficoltà che sussistono, in particolar modo nel nostro Paese, per i disabili e per tutti coloro che utilizzano una sedia a rotelle di girare o visitare luoghi d’interesse nelle grandi città, Google ha pensato bene di sfruttare le sue cartografie e la sua applicazione Maps per dare una mano a queste persone, segnalando all’interno delle informazioni del luogo, se i posti scelti hanno l’abbattimento delle barriere architettoniche, così che è possibile sapere in anticipo se è possibile vistare o meno un determinato luogo in maniera agevole con la sedia a rotelle.
È verissimo che esistono già siti come Wheelmap.org, ma purtroppo non sono integrati con le applicazioni di navigazione e neanche con quelle che utilizziamo più spesso quotidianamente per visitare le città.
Apprezzabile, da questo ultimo punto di vista, l’impegno di Rio Akasaka, product manager di Googler Drive che, grazie al progetto 20% time, ha iniziato ad arricchire Google Maps con il servizio grazie al quale è possibile conoscere se un luogo offre o meno accesso a chi utilizza una sedia a rotelle. Come spesso avviene con i nuovi servizi della casa di Mountain View, quanto meno inizialmente, la copertura sarà offerta a partire dal mercato statunitense.
Il servizio dovrebbe arrivare anche nei mercati principali, compreso quelli italiano, ma chiaramente il lavoro è tanto e quindi dovremmo attendere ancora diversi mesi, ma a tal proposito è importante ricordare il grande contributo che viene offerto da Local Guide, la community di viaggiatori/esploratori che, a livello mondiale, segnala a Google tutte le informazioni utili di ogni singolo luogo per migliorare i contenuti su Maps.