Come molti di voi ricorderanno l’aggiornamento a Windows 10 è iniziato nel luglio 2015 e inizialmente è stato anche un update gratuito molto apprezzato dagli utenti, peccato solamente che con il passar del tempo è andato sempre peggiorando e procurando davvero tanti problemi agli utenti che hanno aggiornato i proprio computer a quest’ultima versione.
Infatti dalla data di rilascio iniziale, sono davvero tanti gli utenti che hanno segnalato che le procedure di aggiornamento hanno portato alla creazione di problemi hardware, non risolvibili con un ripristino alla versione precedente, e alla perdita di tutti i dati personali.
Due problemi diventati oggi elementi principali della causa intentata da tre utenti, che hanno subito gravi danni con l’aggiornamento a Windows 10, direttamente verso Microsoft.
I tre utenti rappresentano un pò le principali problematiche che hanno riscontrato dopo anche tanti altri utenti, e per questo motivo la Corte di Chicago ha classificato l’azione legale come class action.
La prima dei tre, Stephanie Watson, afferma che l’aggiornamento a Windows 10, avvenuto senza il suo esplicito consenso, le abbia provocato la perdita di dati relativi al suo lavoro, oltre a causarle dei danni alla macchina che l’hanno costretta a comprare un nuovo PC. Il problema non è stato risolto neanche attraverso l’intervento di un gruppo specializzato, tale “Geek Squad“.
Il secondo caso ha come protagonista Howard Goldberg, il quale ha accettato di passare a Windows 10 dopo aver negato il consenso ogni giorno per 6 mesi. Il risultato, anche questa volta, è stato la perdita di dati e un computer non funzionante, anche se, in questo come nel caso precedente, non è chiaro cosa si intenda con questa affermazione.
Il terzo è invece Robert Saiger, anche lui protagonista di una situazione simile alla precedente, che gli ha portato la perdita di dati e alla spesa necessaria a recuperarli.
Gli avvocati che rappresentano i tre hanno affermato che:
Microsoft non è stata in grado di curare, in maniera ragionevole, aspetti come la progettazione, la formulazione e l’attuazione delle procedure di aggiornamento di Windows 10, introducendolo in commercio. Come risultato di questo fallimento, la compagnia ha distribuito un sistema operativo imputabile come causa della perdita di dati e danni all’hardware.
Microsoft ha risposto all’accusa, e sostiene che ci siano diverse migliaia di utenti nelle stesse condizioni dei propri assistiti, affermando che si tratta di dichiarazioni senza alcun fondamento. In particolare l’azienda ha affermato:
Il programma di aggiornamento gratuito di Windows 10 è stato progettato per aiutare le persone ad ottenere i vantaggi della versione di Windows più sicura e produttiva. I clienti avevano la possibilità di non aggiornare a Windows 10. Qualora un cliente, che avesse effettuato l’aggiornamento entro l’anno messo a disposizione dal programma, avesse avuto bisogno di aiuto con l’esperienza di upgrade, avevamo messo a disposizione diverse opzioni di assistenza gratuite, tra cui un numero gratuito e un ripristino completo entro 31 giorni. Siamo convinti che le affermazioni dell’accusa siano senza fondamento.
Una vicenda che sicuramente non finirà molto presto e che sicuramente non metterà in buona luce la Microsoft, anche perchè sono ormai anni che molti utenti lamentano bug e problemi con i sistemi operativi della casa di Redmond, anche problemi di stabilità e sicurezza e questo ennesimo episodio non farà altro che aggiungersi alle precedenti lamentele che, fortunatamente per la Microsoft, non sono mai arrivate a ricorrere al tribunale!
E voi che ne pensate al riguardo? Avete avuto anche voi problemi con i sistemi operativi Windows?