L’FBI ha sbloccato l’iPhone di San Bernardino senza l’aiuto di Apple.
Dopo settimane di dispute e speculazioni, il governo statunitense ha ufficialmente ritirato la sua ordinanza esposta a febbraio in cui Apple veniva obbligata a costruire un software che potesse aiutare l’FBI ad hackerare l’iPhone del defunto terrorista di San Bernardino Syed Farook, affermando di essere riuscita ad accedere ai dati contenuti nel telefono grazie a un metodo alternativo ancora non rivelato.
La notizia inaspettata delle ultime ore, però, sta nel fatto che l’FBI sia riuscita a sbloccare un iPhone senza codice nonostante da Apple non ci sia stata collaborazione, come del resto è stato confermato in mattinata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti:
“La nostra decisione di concludere il contenzioso con Apple si è basata esclusivamente sul fatto che, grazie alla recente assistenza di un partner terzo, siamo ora in grado di sbloccare l’iPhone senza compromettere alcuna informazione memorizzata al suo interno. Abbiamo cercato di ottenere un ordine per obbligare Apple ad aiutarci in questa operazione, allo scopo di portare a termine un impegno che abbiamo assunto nei confronti delle vittime della strage di San Bernardino. Noi non ci fermeremo fino a quando non avremo fatto tutto quello che bisogna fare per portare a termine le indagini”.
Per il momento l’FBI non svela ad Apple il metodo utilizzato per sbloccare l’iPhone di San Bernardino. La storia non è chiusa, ma in rete circolano le prime voci sulla tecnica impiegata.