Si inasprisce il “conflitto” tra Amazon e Google iniziato ormai alcuni mesi fa, infatti dopo diversi tentativi (falliti) di accordarsi, proprio in questi giorni l’azienda di Mountain View, ha dichiarato che da inizio 2018 bloccherà YouTube su tutti i prodotti Amazon Fire TV e addirittura anche sulla gamma Echo Show.
Entrambe le aziende sono molto agguerrite nel settore dell’intrattenimento, infatti da una parte troviamo Google con YouTube e con tutti i suoi servizi e dall’altra abbiamo Amazon con i box, gli Stick Fire TV ed il Prime Video; in parte è iniziato tutto quando Amazon ha interrotto la vendita dei Chromecast ed Apple TV, sostenendo che i dispositivi Google dovrebbero avere un sistema più semplice per eseguire Prime Video, senza però aver mai valutato l’idea di sviluppare una semplice app su Android e iOS che potrebbe risolvere tutti i problemi! Dall’altra Google ha subito risposto che l’app di YouTube per Fire TV e Echo Show viola i suoi termini di servizio in quanto ne altera la parte relativa ai comandi vocali e per questo motivo deve essere bloccata a partire dall’inizio del prossimo anno.
So Google’s feud with Amazon just reached my living room. Got this screen when I launched YouTube on my Amazon Fire TV. pic.twitter.com/vtmcuBTtE9
— Cornell Ngare (@cngare_) 5 dicembre 2017
Entrambi le parti dicono di voler trovare un accordo al più presto, ma al tempo stesso scaricano la colpa sull’altro senza fare nulla di pratico per risolvere il problema e continuando a mettere i bastoni tra le ruote al concorrente.
In tutto ciò, l’unico che alla fine ci rimette davvero qualcosa è come al solito il consumatore finale, che dopo aver acquistato un nuovo dispositivo Amazon si ritrova a non poter più utilizzare il portale YouTube sulla sua TV; ad oggi la fonte di video più grande al mondo utilizzata da milioni e milioni di persone.
Speriamo che i due colossi riescano a trovare una soluzione al problema e che non continuino a “stuzzicarsi” a vicenda, perchè il blocco di ulteriori servizi su determinate piattaforme potrebbe essere una cosa davvero molto scocciante per l’utente finale.