Qualche anno fa non avremmo mai pensato che la Tesla, l’azienda con più grande fabbrica al mondo di batterie, sarebbe stata anche quella che ne avrebbe consumate di più a livello globale; principalmente a causa delle tante macchine elettriche vendute negli ultimi due anni ( nel 2016 ha venduto 86.000 auto).
Una produzione di auto elettriche che sta sconvolgendo gli equilibri mondiali nella produzione e rivendita di batterie; basti pensare che i 100kWh presenti sotto il modello di punta dell’azienda, potrebbero alimentare ben 200 e-Nike e migliaia di smartphone, powerbank e dispositivi di elettronica.
Per questo motivo, la crescente domanda di vetture marchiate Tesla sta causando un cosiddetto “battery shortage”, ossia una carenza nella fornitura di batterie cilindriche da parte del maggiore fornitore della Gigafactory, ossia della Panasonic.
Una compagnia che è in grande difficoltà, perchè oltre a Tesla, gode di centinaia di altri clienti, di piccole e medie dimensioni, i quali oggi stanno iniziando a rivolgersi agli altri grandi produttori di batterie, in primis Samsung SDI, LG Chemicals e Murata, per via dei continui ritardi di fornitura.
Tutti questi produttori, insieme, riescono a fornire l’80% delle batterie alle aziende di tutto il mondo, una percentuale che può sembrare positiva, ma è tutt’altro che buona; perchè la richiesta di batterie è molto più alta della produzione e se attualmente Tesla, che è un costruttore relativamente piccolo, riesce a creare tutti questi problemi, pensiamo a quando entreranno sul mercato “prepotentemente” anche gli altri competitor come Audi, BMW e Mercedes Benz! Tutte grandi compagnie che, se da una parte, hanno già investito diversi miliardi di euro per la costruzione di centri di sviluppo e produzione di pacchi batterie, dall’altra è inevitabile che influenzeranno comunque la richiesta di batterie a livello mondiale, perchè non è certo che quando commercializzeranno i loro modelli, riusciranno a prodursi autonomamente le loro batterie.
Dall’altro canto, la Gigafactory di Elon Musk non ha ancora raggiunto la piena capacità produttiva ed inoltre in Tesla assicurano che in futuro lo stabilimento diventerà sempre meno dipendente dai fornitori di batterie ed energia e questo riporterà un “equilibrio” nella produzione e richiesta di batterie a livello globale.