Il Coronavirus di Wuhan continua a mettere in difficoltà la Cina e la costringe a prendere nuove misure straordinarie per contenere l’epidemia, dal momento che i contagiati sono arrivati a 7.700 ed i morti sono saliti a 170. I recenti provvedimenti riguardano sia Apple che la Blizzard, con il campionato di Overwatch.
Infatti Apple, dopo aver chiuso lo Store di Qingdao nei giorni scorsi come misura precauzionale, durante l’ultima riunione sui risultati finanziari, Tim Cook ha deciso che anche gli altri Apple Store rimasti aperti dovranno seguire orari di apertura accorciati e le pulizie del negozio dovranno essere fatte più di frequente e approfondite, con alcuni controlli periodici. Invece lato produzione, l’amministratore delegato ha detto che sì, alcuni fornitori dell’area in cui si trova la città di Wuhan, l’epicentro dell’epidemia, sono in difficoltà, ma si stanno organizzando piani di emergenza per sopperire alla loro chiusura temporanea.
Invece dall’altra parte la Blizzard ha deciso di cancellare il campionato ufficiali di Overwatch, sia per le sessioni di febbraio che quelle di marzo. Una decisione simile a quella presa per il campionato di League of Legends organizzato da Tencent.
Inoltre sono stati rimandati all’anno prossimo anche i mondiali indoor di atletica, che dovevano tenersi dal 13 al 15 marzo, nella città di Nanjing. World Athletics ha detto che si era considerata l’idea di spostarli in un’altra città, più distante da Wuhan, ma si è deciso che era più sicuro rimandare tutto all’anno prossimo.
Nel frattempo l’analista cinese Ming-Chi Kuo prevede cinque potenziali problemi per il futuro di Apple se la situazione dovesse continuare a peggiorare:
- Riduzione della consumer confidence in Cina e in tutto il mondo – sostanzialmente è un indice che misura l’ottimismo dei consumatori valutando quanti più aspetti possibile. Ming-Chi sospetta che questo indice peggiorerà a causa del coronavirus, e che quindi Apple venderà meno prodotti.
- Problemi di disponibilità di nuovi prodotti nel primo semestre – a causa, chiaramente, delle tante fabbriche chiuse. Apple diversifica i propri fornitori, ma dipende ancora molto dalla Cina, almeno per il 50% di tutti i suoi prodotti. Potrebbe essere difficile reperire sul mercato i prodotti nuovi in arrivo questo semestre, incluso il nuovo iPhone economico.
- Problemi ad assemblare i prodotti del secondo semestre – iPhone del 2020 inclusi quindi. Sempre a causa delle fabbriche chiuse (ma non solo: sono limitati anche i viaggi di lavoro verso la Cina, per esempio), potrebbe essere difficile testare e certificare la qualità dei componenti e dei materiali più innovativi. Apple sarebbe quindi costretta a compiere scelte progettuali più conservative pur di presentare i nuovi prodotti in tempo.
Problemi a progettare i prodotti dell’anno prossimo – Sempre a causa delle restrizioni sui voli, soprattutto. Ming-Chi spiega che molte decisioni critiche su un dispositivo vengono prese a grandi linee l’anno precedente. Come sopra, se le persone chiave di questo processo non possono viaggiare alcune decisioni potrebbero essere rimandate.
Problemi con il Face ID – Questa è più una considerazione relativa all’oggi e alle limitazioni dell’autenticazione con il riconoscimento del volto. Il sistema di Apple funziona abbastanza bene con gli occhiali da sole, ma non è in grado di superare le mascherine protettive che attualmente in Cina sono onnipresenti. Farebbe comodo uno scanner di impronte digitali, insomma; ma potrebbe non arrivare fino al 2021.