Jolla, la compagnia finlandese formata da ex dipendenti della Nokia impegnata nell’implementazione del sistema operativo mobile Open Source e Linux based Sailfish OS, dovrebbe essere stata salvata dopo un round di finanziamenti che avrebbe permesso all’azienda di uscire dalle (economicamente) brutte acque in cui navigava da qualche tempo.
Facendo un breve riassunto di quanto avvenuto, è possibile ricordare che il progetto di Jolla e la piattaforma Salfish OS hanno alle loro spalle una storia piuttosto particolare. Come anticipato esse nascono dall’iniziativa di un gruppo di ex dipendenti Nokia che decisero di investire nel mercato smartphone e di realizzare un OS alternativo.
Una missione ambiziosa perché riferita ad un comparto ormai dominato dal duopolio Android e iOS. Ma l’azienda scandinava era comunque riuscita a dar vita ad una campagna di crowdfunding di successo, un risultato importante considerando che Salfish OS si basa su MeeGo Linux, una distro la cui implementazione è stata caratterizzata da non poche vicissitudini.
Nonostante ciò, da qualche tempo a questa parte Jolla sarebbe stata coinvolta in un processo di declino almeno apparentemente inarrestabile. Fortunatamente i finanziamenti ricevuti di recente dovrebbero permettere alla compagnia di proseguire serenamente lo sviluppo di Salfish OS e di realizzare nuovi dispositivi mobili equipaggiati con esso.
In particolare dovrebbe proseguire lo sviluppo di Salfish OS 2.0, la prima “vera” versione del sistema operativo che ha suscitato un grande interesse sia da parte degli utenti che dei finanziatori. Ora il futuro del gruppo sembrerebbe poter essere più sereno, il naufragio di Salfish OS, uno dei progetti più rilevanti tra quelli legati al mondo GNU/Linux e mobile, avrebbe potuto scoraggiare la nascita di iniziative simili in un settore che manca di pluralità.