HTTP/2, STANDARD CON PROTESTA INCORPORATA

HTTP/2, STANDARD CON PROTESTA INCORPORATA

Fa discutere la scoperta di un messaggio nascosto all’interno di HTTP/2, il nuovo standard per la trasmissione d’informazioni sul Web che veicolerebbe una vera e propria protesta contro lo spionaggio dell’intelligence statunitense rivelato dai documenti di Edward Snowden.

HTTP/2 è diventato uno standard ufficiale del Web lo scorso maggio, con la pubblicazione dell’apposito documento “Request for Comments” (RFC) da parte della Internet Engineering Task Force (IETF); in questi giorni uno sviluppatore avrebbe però scoperto un easter egg nascosto nello standard, un richiamo nemmeno tanto velato a uno dei principali programmi di sorveglianza da parte della NSA noto come PRISM.

Nello specifico il messaggio nascosto si troverebbe all’interno dei primi dati trasmessi in fase di connessione tra il client e il server, una stringa che al netto dei caratteri per la formattazione si leggerebbe esattamente come il succitato programma, “PRISM”.

HTTP/2.0 sarebbe stato quindi trasformato in un mezzo attraverso il quale denunciare le attività di monitoraggio delle autorità statunitensi a danno dei propri cittadini (e non solo), almeno secondo quanto ipotizzato dal programmatore John Graham-Cumming che ha identificato la stringa nascosta.

Non sarebbe dunque dovuto al caso che uno degli autori del nuovo protocollo abbia pubblicato un’invettiva contro PRISM soltanto a poca distanza di tempo dalle rivelazioni di Edaward Snowden.